Ti amo,
castano...
Dieci secondi
e ci conosciamo,
ma anche in meno
mi colpisce
il fulmine!
(Zod!)
Che baffi!
Radiosi...
volano al guardo
come gabbiani,
e d'ardore
infervòrano
il cor mio!
Il vólto tuo
mi desta ammiraziòn
e stupore al punto che
dirti vorrei...
Creatura
soave,
d'un bosco fatato,
tu invòli il core
a ogni alma
che si bei
nei lumi tuoi!
Niùn come te
ispira affetto e
versi ornati
di passiòn...
...ma ti han detto mai:
«Ti amo»?
Stan tutti ormai...
...su una giostra
che ha perduto
il senno,
dove scimmie
e pecorelle,
vacue errando
senza meta,
sono cavie
per demòni
in un circo
folle e bruto,
senza faccia
o umana dignità!
Sei un drago
d'Oriente?
Ben lo intuisco
dai sublimi baffi,
dalla barba,
di nocciola
intenso e fier!
Quando vedo
lo squallore
di realtà che affòndan
tra la melma degli abissi
più infernali,
chiudo gli occhi
e penso a te!
E allora,
parla con me!
Che cosa ti direi?
Timidezza,
non saprei...
Qualcuno ti ha
detto mai:
«Che drago!»?
Certo, tu sei
il diamante
catalizzatore
d'una serie
di poemi,
con cui ho cercato
umano senso
tra l'orrore
demoniaco
di un periodo
della Storia
in mano a mostri
depravati aventi
nessuna sorta
di buon senso,
e men che mai
ragiòn!
Tra le stelle
del più alto
firmamento,
brilla intensa
la tua essenza
d'un gran rege
e di creatura
mitologica!
Quando vedo
lo squallore
di realtà che affòndan
tra la melma degli abissi
più infernali,
chiudo gli occhi
e penso a te!
E allòr, se mai sentirai
nel tuo spirito
uragàn smisurato,
capirai infine
quanto scrivo,
il mio sdegno
verso i mostri,
cosa simboleggi
tu per me...
...e le rime che
ho composto
non saranno
mera vanità!
Ti amo,
castano,
dal giorno in cui
chiacchierammo
insieme,
tè sorbendo...
...un dì
che mai scorderò!